Questo lavoro ha indagato il potenziale ruolo dell’ambiente, della dieta (nello specifico di caffeina, nicotina, alcol, cioccolato e latticini), dell'attività fisica e del sonno sul rischio e sul decorso della malattia di Parkinson.
Dai risultati si evince un beneficio correlato al consumo di caffè e al fumo (quest'ultimo da escludere comunque perché produce cancro polmonare e molto altro) , mentre non è ancora possibile trarre una conclusione chiara per quanto riguarda l'assunzione di alcol. Il consumo di cioccolato risulta aumentato nei pazienti con malattia di Parkinson rispetto ai controlli sani e sembra migliorare i sintomi della malattia stessa. Al contrario, il consumo di latte sembra aumentare il rischio di Parkinson. Il ruolo del sonno deve essere ancora chiarito. Si ipotizza che specifici modelli di sonno possano essere associati a neurodegenerazione. D'altra parte, sembra che un miglioramento della qualità del sonno possa prevenire o rallentare la progressione della malattia. L'attività fisica, sia essa moderata o vigorosa, risulta essere invece protettiva negli individui di sesso maschile.
Si conferma quindi l’importanza di una dieta sana ed equilibrata e di un’attività fisica costante. Si consiglia di praticare 30 minuti di attività aerobica (camminata a passo sostenuto, corsa, nuoto, bicicletta ecc.) cinque volte a settimana. Persone in salute possono ottenere maggiori benefici aumentando gradualmente i tempi fino a 5 ore di attività moderata o, in alternativa, 2,5 ore di attività intensa alla settimana.
A cura delle dott.sse Serena Caronni e Carlotta Bolliri, Biologhe nutrizioniste
Fonte: Reichmann H, Csoti I, Koschel J, Lorenzl S, Schrader C, Winkler J, Wüllner U. Life style and Parkinson's disease. J Neural Transm (Vienna). 2022 May 23. doi: 10.1007/s00702-022-02509-1.