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Livelli di omocisteina e deterioramento cognitivo nella malattia di Parkinson

omocisteinaL'omocisteina è una sostanza presente nel corpo umano in minime quantità.
Deriva dalla metionina, un aminoacido assunto attraverso alcuni alimenti, in particolare in carne, uova, latte, legumi.

Nelle persone sane, l'omocisteina è immediatamente trasformata in altri prodotti grazie all'azione delle vitamine B. Se però con l'alimentazione si assumono quantità insufficienti di queste vitamine, l'omocisteina si accumula nel sangue (iperomocisteinemia) e può provocare danni ai sistemi nervoso, cardiovascolare e osseo. In particolare, l'iperomocisteinemia è considerata un fattore di rischio per l’apparato cardiovascolare e per il deterioramento cognitivo.
In questo studio è stata quindi studiata la correlazione tra i livelli di omocisteina e il deterioramento cognitivo nei pazienti affetti da malattia di Parkinson.
Sono stati presi in considerazione 246 pazienti con Parkinson, di cui 32 cognitivamente compromessi.
I livelli di omocisteina e di vitamine B sono stati misurati nel sangue.
Lo studio ha evidenziato come i livelli di omocisteina siano associati a deterioramento cognitivo nella malattia di Parkinson. Sono però necessari studi su più larga scala e con popolazioni di diverse etnie.
 
CONSIGLI NUTRIZIONALI:
Le vitamine del gruppo B sono molecole che il nostro organismo non riesce a sintetizzare da solo. Si tratta di vitamine idrosolubili, quindi non immagazzinabili nel nostro organismo pertanto devono essere introdotte con la dieta quotidianamente.
Occorre quindi:
·       - Consumare ogni giorno 3 porzioni di frutta e almeno 2 porzioni di verdura di stagione;
·       - Variare i secondi piatti alternando carne, pesce, uova, formaggi, legumi, affettato;
·       - Nei casi in cui i fabbisogni di vitamine del gruppo B non possano essere soddisfatti con la sola alimentazione (malattie o casi particolari), valutare con il medico la possibilità di assumere integratori di B6, B12 e acido folico;
·       - Dosare i livelli di vitamine del gruppo B nel sangue una volta all’anno;
Concludendo, si suggerisce uno stile di vita sano e senza fumo; i livelli di omocisteina aumentano infatti in correlazione al numero di sigarette fumate.

a cura delle dott.sse Serena Caronni, Biologa Nutrizionista e Michela Barichella   

Fonte: Periñán, M. T., Macías-García, D., Jesús, S., Martín-Rodríguez, J. F., Muñoz-Delgado, L., Jimenez-Jaraba, M. V., Buiza-Rueda, D., Bonilla-Toribio, M., Adarmes-Gómez, A. D., Gómez-Garre, P., & Mir, P. (2023). Homocysteine levels, genetic background, and cognitive impairment in Parkinson's disease. Journal of neurology, 270(1), 477–485 DOI:

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