Sono stati studiati dal 2014 al 2020 in totale quarantotto pazienti con Parkinson, sia attraverso uno studio videofluoroscopico per la valutazione della deglutizione sia con test neuropsicologici. La videofluoroscopia è un esame radiologico non invasivo che permette di registrare le diverse fasi della deglutizione, che è ancora l'esame più importante per la diagnosi di disfagia.
Secondo quanto riportato dagli autori alla visita del 2020, la deglutizione, la funzione cognitiva, la depressione, l'ansia e la qualità della vita si erano aggravate. In particolare, la disfagia era aumentata dal 27,08% al 39,58%. La disfagia aveva maggiori probabilità di aggravarsi nei pazienti di sesso maschile e il deterioramento cognitivo era significativamente correlato all'aggravamento della disfagia. I pazienti che presentavano già disfagia alla prima valutazione del 2014 hanno mostrato un aumento significativamente maggiore dei punteggi di ansia rispetto ai pazienti senza disfagia.
I risultati di questo studio ci permettono ancora una volta di sottolineare l'importanza della valutazione della deglutizione in tutti i pazienti, anche avvalendosi di esami strumentali come lo studio videofluoroscopico, e della collaborazione tra neurologo, otorinolaringoiatra e nutrizionista.
Tale screening permette di individuare precocemente i pazienti che presentano una disfagia, anche lieve, e di conseguenza di trattarli con una dieta adeguata e prevenire il peggioramento.
a cura della dott.ssa Carlotta Bolliri, biologa nutrizionista