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La disfagia nel Parkinson: una osservazione di 6 anni

Riportiamo i risultati di uno studio pubblicato a fine 2021 che aveva l'obiettivo di valutare nel corso di sei anni la disfagia, cioè la difficoltà di deglutizione,  in pazienti con malattia di Parkinson.

Sono stati studiati dal 2014 al 2020 in totale quarantotto pazienti con Parkinson, sia attraverso uno studio videofluoroscopico per la valutazione della deglutizione sia con test  neuropsicologici. La videofluoroscopia è un esame radiologico non invasivo che permette di registrare le diverse fasi della deglutizione, che è ancora l'esame più importante per la diagnosi di disfagia.

Secondo quanto riportato dagli autori alla visita del 2020, la deglutizione, la funzione cognitiva, la depressione, l'ansia e la qualità della vita si erano aggravate. In particolare, la disfagia era aumentata dal 27,08% al 39,58%. La disfagia aveva maggiori probabilità di aggravarsi nei pazienti di sesso maschile e il deterioramento cognitivo era significativamente correlato all'aggravamento della disfagia. I pazienti che presentavano già disfagia alla prima valutazione del 2014 hanno mostrato un aumento significativamente maggiore dei punteggi di ansia rispetto ai pazienti senza disfagia.

I risultati di questo studio ci permettono ancora una volta di sottolineare l'importanza della valutazione della deglutizione in tutti i pazienti, anche avvalendosi di esami strumentali come lo studio videofluoroscopico, e della collaborazione tra neurologo, otorinolaringoiatra e nutrizionista.

Tale screening permette di individuare precocemente i pazienti che presentano una disfagia, anche lieve, e di conseguenza di trattarli con una dieta adeguata e prevenire il peggioramento.

 

Fonte: Wang P, et al. Six-Year Follow-Up of Dysphagia in Patients with Parkinson's Disease. Dysphagia. 2021 Nov 26. doi: 10.1007/s00455-021-10387-0. Epub ahead of print. PMID: 34826007.

 

 

a cura della dott.ssa Carlotta Bolliri, biologa nutrizionista

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