L’obiettivo di questo studio è stato quello di valutare se il cambiamento di peso precoce (nel primo anno) in pazienti affetti da Malattia di Parkinson possa essere associato ad un peggioramento della funzione cognitiva.
Per far questo, 358 pazienti parkinsoniani sono stati sottoposti a diverse valutazioni annuali per un periodo complessivo di 8 anni. La loro funzione cognitiva è stata misurata tramite un test di valutazione chiamato “Montreal Cognitive Assessment” e tramite alcuni test neuropsicologici.
I risultati dello studiano evidenziano come una perdita di peso precoce possa essere associata ad un peggioramento della funzione cognitiva nei pazienti con Malattia di Parkinson.
Viceversa, l'aumento di peso precoce risulta essere associato ad un più lento declino dell'attenzione e delle funzionalità mentali.
IL COMMENTO DELLA DOTT.SSA BARICHELLA:
Ancora una volta si evidenzia come la nutrizione abbia un ruolo fondamentale non solo sul nostro stato nutrizionale ma anche sullo stato cognitivo. Pertanto, il mantenimento di un peso adeguato nel tempo e l’introduzione quotidiana di tutti i macro- e micro-nutrienti sono fondamentali per un buono stato di salute.
IL CONSIGLIO NUTRIZIONALE DELLA DOTT.SSA CARONNI:
Per il mantenimento di un buono stato cognitivo si suggerisce una dieta sana ed equilibrata, ricca in vitamine, sali minerali, antiossidanti e acidi grassi essenziali. Per questo motiva di consiglia il consumo di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e di due o tre porzioni di pesce a settimana. La frutta secca (noci, mandorle, nocciole ecc.) può rappresentare un valido spuntino pomeridiano o serale. Si suggerisce infine il mantenimento di un buon introito idrico giornaliero (1,5-2 litri acqua/giorno).