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DBS contro il freezing

Meglio abbassare la frequenza di stimolazione

Il freezing è un fenomeno che consiste nella sensazione che i piedi sono incollati al pavimento e che fa sì che il paziente parkinsoniano non riesca ad iniziare il cammino, con rischio di cadere.
Ricercatori francesi hanno voluto studiare gli effetti della frequenza della stimolazione cerebrale profonda (DBS) sulla capacità di iniziare a camminare.
A questo scopo hanno registrato l’inizio del cammino in 19 pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata (età media 59 anni, 15 uomini e 4 donne) rispetto a 20 controlli sani in due condizioni diverse: avvio spontaneo ed avvio solo dopo l’interpretazione di un segnale con la richiesta di un particolare movimento (compito cognitivo). Nei pazienti la registrazione è stata effettuata prima dell’impianto degli elettrodi nel nucleo subtalamico sia con che senza terapia dopaminergica, nonché dopo l’impianto con stimolazione a due frequenze diverse (bassa 80 Hz ed alta 130 Hz). Le due stimolazioni sono avvenute nel contesto di uno studio randomizzato in doppio cieco in crossover. In altre parole, il paziente veniva registrato durante entrambi i tipi di stimolazione, ma né il paziente né il medico valutatore sapeva a quale sequenza erano stati assegnati.
L’avvio spontaneo del cammino dei pazienti parkinsoniani veniva migliorato significativamente dalla terapia dopaminergica e da entrambe le frequenze di stimolazione. Tuttavia, quando i pazienti dovevano prestare attenzione ai segnali e svolgere il compito motorio, allora è stato osservato un peggioramento con la stimolazione a 130 Hz, ma non con 80 Hz.

 

Fonte: Varriale P e coll Clinical Neurophysiology online 2 agosto 2018